venerdì 28 febbraio 2014

Disoccupazione Italiana: dramma sociale ed economico


Oggi sono usciti i dati provvisori di Istat riferiti all'anno 2013 dove si evidenzia che nell'anno in questione sono stai bruciati 478 Mila posti di lavoro. Dal 2008 al 2013 persi 984 Mila posti di lavoro ( praticamente il MILIONE che ci aveva assicurato Berlusconi nelle sue campagne elettorali ce li siamo giocati in 5 anni ).
Questi sono dati DRAMMATICI per il Paese e i suoi Cittadini.
La disoccupazione è il problema su cui si dovrebbero concentrare le attenzioni di TUTTE le forze Politiche presenti in Parlamento.Senza lavoro non c'è speranza, senza lavoro non c'è dignità, senza lavoro non ci sono CONSUMI, senza consumi la DISOCCUPAZIONE aumenta inesorabilmente.
Questo andrebbe raccontato in televisione e sui giornali, peccato che invece venga solo raccontato il dato statistico senza evidenziare le conseguenze che genera. D'altronde è comprensibile, l'italiano va spaventato ma senza terrorizzarlo perché il rischio è che possa svegliarsi e iniziare a pretendere, ad alzare la voce. Invece così facendo lo si illude che venga fatta informazione "TRASPARENTE" ed in più lo si rassicura che il suo stato di disoccupato è uguale a quello di tanti altri.....che ci vuoi fare è così per tutti è la Crisi......la regola è quella del "Mal Comune Mezzo Gaudio".
E' NO, non ci sto.
ART.4 della Costituzione della Repubblica Italiana
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Un consiglio a tutti coloro che leggeranno questo articolo: la COSTITUZIONE ITALIANA dovete conoscerla almeno i 12 Principi Fondamentali.
La dovrebbero conoscere anche i nostri Cari Politici, ma se anche così non fosse e non lo è, dobbiamo insegnargliela NOI.

Il lavoro è un nostro diritto riconosciuto per LEGGE COSTITUZIONALE, crisi o non crisi ci deve essere garantito.
Cambiare l'Italia si può!
 
Voi volete che cambi?



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